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 arte 

 

 

 

 

 

 EMOZIONI E CONCETTUALITÀ ANNUNCIATE

Maurizio Barraco

Artista con opere intrise di animistici significati in giro per per il mondo  al posto suo

 

Barraco, rosso  vitale

Abbiamo incontrato il pittore Maurizio Barraco senza conoscerlo, siamo andati nella sua Palermo, ove vive e lavora e nella quale ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, senza esserci mai stati: eppure lo conosciamo bene!

Certamente gli aspetti fisiognomici ci sfuggono, ma in arte a poco servono. E allora! I suoi quadri alle pareti di una casa di Catania ci hanno portato a conoscere meglio la sua espressività, ad entrare dentro la verità  dei dipinti invece di cercare  la mano che li ha creati. Un successivo catalogo  è stato di aiuto non per capire ma per ampliare, per renderci conto che non sono sfoghi  domenicali o hobby colorati, ai quali si abbandonano con molta presunzione coloro che certamente artisti non sono,  cercando nella pittura un  presunto protagonismo.

Le opere dell’artista Barraco, a prima vista soltanto concettuali e non di facile lettura, specificatamente astratte direbbe un riguardante poco attento, sono pezzi di umanità che sanguina racchiusa entro quattro angoli che contengono rabbia, dolore, amore, auspicata palingenesi per una resurrezione che questi nostri tempi per l’arte frenano irrimediabilmente.

Sono lavori su tavola con tecnica ad olio e dimensioni variabili dal 60x60 al 70x80. “La mia espressione artistica e' una continua evoluzione - annota l’artista - soprattutto nella materia cromatica utilizzata, ovviamente i miei lavori vivono di completa astrazione e anche in parte di una certa concettualità”.

E’ difficile leggere la storia dell’umanità e tutte quelle implicazioni sommerse che la quotidianità comporta per reggere una facciata non nostra, un disorientamento sempre più palese nella noia e nell’indifferenza. “Ho un pensiero in testa che l'artista è figlio della società in cui vive - enuncia il pittore - ed espressione nera della materialità della vita attuale,  della propria formazione”.

Se vogliamo cercare la sintesi connotativa di un racconto o la fabulazione onirica di una situazione figurale dobbiamo aprire l’anima più degli occhi e chiarire il mistero del colore, dello spazio e delle non fughe prospettiche per un linguaggio ascensionale saturo di reconditi significati.

Ma la lettura limpida, calligraficamente possibile come ci arriva se gli occhi non bastano?  A volte basta “rubare” l’opera e imprigionarla  velocemente nella psiche per poi processarla gradatamente  disgelando le nostre ansie, le inquietudini  per porle in parallelo, per farci un viaggio insieme.

L’artista in genere è una persona  che ha il dono dell’esternazione nel cogliere stati emotivamente universali. In ogni opera prodotta, anche per quelle meno significative e irrisolte, c’è dentro un pensiero che vaga, che questua  in attesa di una risoluzione corale, animistica, che enuclei umanità.

Cosa importa come si giunge all’opera quando l’emozione e le simbologie sono prorompenti, in alcuni casi affidate soltanto all’apporto cromatico, ai materiali o ad esecuzioni apparentemente sciatte, prive  di formalismi accademici  o leccature di costume?Barraco, mappa esistenziale

Ci auguriamo che questo artista relativamente giovane possa mandare per il mondo le opere al posto suo senza troppi indugi, abbandonandosi solo alla ricerca istintiva quasi animalesca che l'  arte gli detta. Ogni macchia di colore, quasi  isola cromatica implorante amicizia e solidarietà,  è una tessera dell’anima di chiunque, è  sangue  e amore che grondano dalla quotidianità. Per dirla con il grande Kandiskij “nulla è privo di ogni possibilità e chi non genera arte è come un morto, come un eterno silenzio senza futuro e senza speranza, che risuona interiormente nel nulla anche dopo lo spegnersi del sole".

 

Guerrino Mattei