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diretto da Guerrino Mattei

  

 

 arte 

 

 

 

 

 

 

ROMA - SCUDERIE DEL QUIRINALE

Augusto

Una nutrita congerie di opere d'arte evoca

 il fiorire dell'età dell'oro

Teste di Augusto

18 ottobre 2013 - 9 febbraio 2014

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Ancora una volta le Scuderie del Quirinale di Roma non deludono. La mostra “Augusto”,  aperta il 18 ottobre meraviglia sia per la qualità degli oggetti esposti che per l’allestimento. Curata da Eugenio La Rocca, Claudio Paris Presicce, Annalisa Lo Monaco, Cécile Giroire e Daniel Roger chiuderà i battenti il 9 febbraio 2014.

Organizzata in occasione del bimillenario della morte del grande imperatore, l’evento presenta le tappe della sua folgorante ascesa al potere in parallelo alla nascita di una nuova epoca storica.

La rassegna, attraverso una selezione di assoluto pregio artistico (circa 200 opere tra statue, ritratti, arredi domestici in argento, bronzo e vetro, gioielli in oro e pietre preziose), propone un percorso capace di intrecciare la vita e la carriera del princeps con il formarsi di una nuova cultura e di un nuovo linguaggio artistico, tutt’ora alla base della civiltà occidentale.

 

Fulcro visivo dell’esposizione sono le grandi statue di Augusto, riunite per la prima volta insieme: “Augusto” pontefice massimo da via Labicana conservato al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme e “Augusto” di Prima Porta dei Musei Vaticani. Quest'ultima scultura è accostata al suo modello, il celeberrimo “Doriforo” del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, canone per eccellenza della perfezione scultorea di età classica. Proveniente da Atene e per la prima volta in Italia, si ammira anche parte della statua equestre in bronzo dell'imperatore restituita dal mar Egeo, mentre proviene da Meroe (Nubia, Egitto) lo splendido ritratto del British Museum, anch'esso bronzeo.

Una nutrita congerie di opere d'arte evoca il fiorire dell'età dell'oro: spiccano per importanza e bellezza i cosiddetti rilievi Grimani, raffiguranti animali selvatici intenti ad allattare i propri cuccioli immersi in un paesaggio bucolico, eccezionalmente riuniti dalle attuali ubicazioni (il Kunsthistorisches Museum di Vienna e il Museo di Palestrina), e il gruppo frontonale dei Niobidi, originale greco riallestito in età augustea negli Horti Sallustiani a Roma, qui ricomposto accostando le due statue in arrivo dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen alla statua di fanciulla ferita conservata al Museo Nazionale Romano.

Figlio adottivo e pronipote di Cesare, Augusto fu un personaggio dotato di un eccezionale carisma e di uno straordinario intuito politico. Riuscì, laddove aveva fallito persino Cesare, a porre fine ai sanguinosi decenni di lotte interne che avevano consumato la Repubblica romana e a inaugurare una nuova stagione politica: l'Impero.

Il suo principato, durato oltre quaranta anni, fu il più lungo che la storia di Roma avrebbe mai vissuto. In quegli anni, l'Impero raggiunse la sua massima espansione, con un'estensione a tutto il bacino del Mediterraneo: dalla Spagna alla Turchia, al Maghreb, alla Grecia, alla Germania. I particolari della sua biografia e della sua folgorante carriera ci sono trasmessi da lui stesso e da storici di età successive, quali Velleio Patercolo, Svetonio, Tacito, Cassio Dione. Sono veramente pochi gli imperatori romani per i quali si dispone di un così grande numero di fonti scritte.

Con queste testimonianze si può ricostruire il completo svolgersi della sua carriera politica, nel corso della quale ricoprì tutte le più importanti cariche pubbliche.

 Guerrino Mattei