La regina d’Egitto torna a Roma
dopo 13 anni. La fondazione Memmo allora le
dedicò un omaggio registrando
un record assoluto di visitatori per le mostre
romane: a duemila anni dalla sua morte lo charme e il
carisma di Cleopatra rimangono ancora intatti.
Il percorso della mostra è
veramente eccezionale nella sua suggestività. Oltre agli
straordinari passaggi espositivi il visitatore si cala
dentro un’atmosfera quasi sepolcrale, nella quale con un
pizzico di fantasia si rende partecipe della sua scomparsa
e regale sepoltura.
Aperta il 12 ottobre 2013 ed in
calendario fino al 2 febbraio, salvo proroghe, nella prima
sala si osserva la magnifica “Testa ritratto di regina
tolemaica”, probabilmente la stessa Cleopatra, datata alla
seconda metà del I secolo a.C. e proveniente dai Musei
Capitolini di Roma. Si prosegue il “viaggio” attraverso
l’ambiente fluviale del Nilo che lascia non solo gli adulti
ma anche i ragazzi a bocca aperta. Rari e finissimi
mosaici, brani pittorici ad affresco mostrano una
straordinaria popolazione di ambiente acquatico descrivendo
l’incredibile fertilità del fiume, unica nel suo genere.
Evocative le immagini come
l’affresco da Pompei con “Scena nilotica con pigmei
cacciatori” (55-79 d.C.) proveniente dal Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, dove è raffigurata una impossibile
battaglia tra i piccoli pigmei, coccodrilli e ippopotami,
tipico soggetto di ispirazione alessandrina.
In rassegna anche
coloro che fecero grande l'Egitto, a partire dal macedone
Alessandro Magno (“Testa idealizzata di Alessandro Magno”,
detta Alessandro Guimet, inizi Il sec. a.C., Musée du
Louvre), fondatore di Alessandria, la grandiosa e
straordinariamente bella città eretta a capitale del nuovo
regno d'Egitto; i volti di alcuni dei suoi successori, i
sovrani tolemaici - detti anche Lagidi dal nome del primo di
essi, Tolomeo Lago - che la ressero per 300 anni, fanno
corona alla strepitosa icona marmorea del grande fondatore.
Alla città e
specialmente alla comunità multiculturale che l'abita e che
ne fa il centro più vivo del Mediterraneo di allora è
dedicato il passo successivo della mostra. Antichi dei egizi
e greci e anche nuove divinità popolano il cielo e
l'oltretomba dell'Egitto tolemaico, in una infinita varietà
di modi e forme di cui la mostra espone opere bellissime:
statue, papiri, sarcofagi, maschere, oggetti per il culto.
Il tutto realizzato in materiali preziosi che l'ambiente del
deserto ha preservato alla perfezione. E ciò serve anche per
comprendere al meglio l'unicità della cultura della quale
Cleopatra, regina colta come pochissime altre nella storia,
è figlia ed ultima esponente.
Cleopatra VII
d’Egitto, figlia di Tolomeo, sconfitta assieme a Marco
Antonio da Ottaviano nella celeberrima battaglia navale di
Azio nel 31 a.C., è una di quelle figure storiche che hanno
sempre esercitato , nel bene e nel male, un certo fascino
nel corso dei secoli. Nonostante le scarse fonti storiche
sulla sua personalità e sulla sua attività politica, “su
di lei è fiorita ogni sorta di leggenda - scrive Francesca
Cenerini in catalogo - che ha alimentato nel corso dei
secoli la fantasia dei poeti, pittori, compositori e, da
ultimo, di registi cinematografici”.
Guerrino Mattei
|