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direttore Guerrino Mattei
cultura
FERENTILLO (TR) - CON IL GAL
TERNANO TERRITORIO, TRADIZIONI, STORIA E
LEGGENDA
18 - 20 settembre 2015
Le mummie di Ferentillo
Un fenomeno ancora
tutto da studiare
Educational Tour
promosso dal GAL ternano rivolto a giornalisti e tour
operator, italiani e stranieri, per promuovere le
eccellenze del territorio (natura, sapori, paesaggi,
tradizioni) e la valorizzazione dell'offerta
turistica dei comuni associati
Che l’Umbria sia una delle regioni più belle d’Italia
non vi è dubbio alcuno, vuoi per il misticismo
francescano e vuoi anche per la squisitezza della
cucina che attira molti turisti affascinati anche dalla Valnerina con il suo tripudio di colori e un’ infinità
di piccole cascatelle che lungo il fiume Nera si
prestano per sport acquatici come il rafting, la canoa e
la pesca.
Una terra di santi di risonanza internazionale
quali Francesco e S. Chiara d’Assisi, Benedetto da
Norcia e Rita da Cascia che donano a tutto il territorio
trascendenza, storia e leggenda.
Nel ricco contesto storico-culturale del comune di
Ferentillo, a pochi km dalle cascate delle Marmore,
spicca per rarità e interesse scientifico del contenuto
il Museo delle “Mummie” ubicato all’interno della cripta
romanica sulla quale è stata eretta la cinquecentesca
chiesa di S. Stefano, la cui costruzione sorge ai piedi
del monte S. Angelo lungo la piccola strada che porta
all’antica rocca pentagonale del Precetto.
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Info:
Orario d’apertura:
ottobre /
marzo
9,30 – 12,30 / 14,30 – 18
Bigletto: 3 € intero; 2,50 € per gruppi con più di
quindici persone; 2,00 € per gruppi scolastici.
Recapiti telefonici:
335 6543008
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La chiesa di Santo Stefano
inglobò con le sue fondamenta una chiesa preesistente, che
poi fu adibita a Cripta. Nel 1806 con l'emanazione da parte
di Napoleone dell' Editto di Saint Cloud venne ordinato
di riesumare i corpi sepolti nelle chiese per metterli in
cimiteri al di fuori delle mura. Fu così che durante i
lavori di recupero nella cripta del Santo vennero alla luce
dei corpi perfettamente mummificati. Grazie ad approfonditi
studi scientifici si è giunti alla conclusione che
la mummificazione avviene per merito delle componenti
chimiche presenti nel terreno, il quale
essicca completamente le cellule umane lasciando intatti i
tessuti. Si possono ammirare ancora oggi i lineamenti del
viso, le orecchie, i capelli, i denti e tutto lo strato
cutaneo.
Unico enigma irrisolto è la
provenienza del terreno che è stato portato nella cripta
come riempimento e che ancora oggi viene analizzato e
studiato da numerosi geologi e ricercatori. La leggenda
vuole che questa terra sia stata fatta portare sul posto
per volere della famiglia Cybo dalla lontana Terra Santa.
Una volta dentro alla cripta, senza l’atmosfera deprimente
che si dovrebbe avvertire in un cimitero singolare come
questo, si “familiarizza” subito con i padroni di casa ben
visibili entro teche che li mostrano magnificamente
conservati.
L’inumazione dei corpi veniva eseguita allineando le salme
sulle quali si sovrapponeva uno strato di terra per
facilitarne la decomposizione. Poi altri morti e altra terra
finché il luogo non fosse nel tempo completamente
utilizzato.
Ma il terreno calcareo, l’umidità della cripta e agenti
patogeni preesistenti facilitarono la mummificazione delle
salme rendendole nella loro drammaticità ampiamente
riconoscibili, alcune ancora con frammenti di vestiti che ne
identificavano censo e professione. Una coppia di genitori
cinesi con bambino denunciano la loro morte forse per
stenti, avvenuta lungo la via Francigena che portava i
pellegrini e i mercanti a Roma, di cui ancora se ne hanno
tracce nei pressi del paese.
Agli increduli becchini apparvero i corpi scheletrici
perfettamente mantenuti, fasciati da una strana pelle
simile alla cartapecora usata per le antiche pergamene.
Le mutate condizioni ambientali e i ripetuti furti hanno
fatto sì che soltanto una venticinquina di mummie
giungessero ai nostri giorni in perfetta conservazione.
Numerosi scienziati ne hanno studiato il fenomeno senza
risultati concordi per dare un giudizio univoco
all’interessante accadimento.
Guerrino Mattei
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