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 turismo

 

 

UMBRIA - TRA ACCIAIO E ACQUA

 

 

Gli sport outdoor nella Valnerina

 

Testo e foto di Tania Turnaturi

 

 

Rafting sul fiume Nera

 

Il carattere d’acciaio della città di Terni è testimoniato dalla pressa idraulica dismessa dalle Acciaierie, del peso di 12.000 t, collocata dal 1998 di fronte alla stazione ferroviaria.

La strada regionale 209, che risale il percorso del fiume Nera incassandosi nel fondovalle, costituisce il cardine della vita economica della Valnerina ternana, insieme alla tranvia Terni-Ferentillo che ha connotato il panorama urbano e consentito il trasporto passeggeri negli opifici della zona industriale fino al 1960. Lungo il tracciato incontriamo la centrale di Cervara che sfruttava l’energia idraulica del Nera, gli impianti elettrochimici di Papigno riqualificati come centro di produzione cinematografica ma che attendono ancora un intervento di recupero per una destinazione museale, la centrale di Galleto (all’epoca la più grande d’Europa) costruita nel 1929 per massimizzare lo sfruttamento del bacino Nera-Velino a fini produttivi.

L’industrializzazione ha amplificato e valorizzato la vocazione paesaggistica e perfino sportiva della bassa Valnerina dove il Nera, il Velino, il lago di Piediluco e la cascata delle Marmore delimitano l’area del Parco fluviale del Nera, zona di notevole pregio ambientale e di scenografico impatto naturalistico, detto anche Parco delle acque.

La cascata è elemento di attrazione, visitata e celebrata dai viaggiatori del Grand Tour che nell’Ottocento salivano a dorso di mulo lungo i declivi per ammirare da varie altezze il salto del Velino tra lo spumeggiare del pulviscolo acquoso che forma anelli di arcobaleni, menzionata anche da Goethe come luogo di particolare suggestione.

La leggenda narra che la ninfa Nera, innamorata del pastore Velino, destò la gelosia di Giunone che la trasformò in fiume, nel quale si gettò Velino per ricongiungersi all’amata.

In realtà nacque dall’esigenza di bonificare la paludosa piana reatina facendo defluire le acque stagnanti del Velino nel Nera, tramite un canale (cava curiana) ideato dal console romano Marco Curio Dentato nel 271 a.C., rendendo la conca ternana fertile e ubertosa. Caduto l’Impero Romano, la scarsa manutenzione riduce il deflusso con nuovo impaludamento della piana che richiede vari interventi da parte di famosi architetti tra cui Antonio da Sangallo il giovane, fino all’intervento definitivo commissionato nel 1787 da Pio VI ad Andrea Vici, con realizzazione anche della Specola, il loggiato con affaccio sul primo salto.Cascata Marmore

Nel punto in cui il fiume Velino defluisce dal lago di Piediluco in località Marmore e si tuffa nella gola del Nera con un dislivello di 165 m suddiviso in tre salti, si ha l’emozionante visione della massa spumosa bianca come il marmo che fende la vegetazione, di cui si gode un’ampia veduta dal colle della frazione di Torreorsina. Funziona alla massima portata in orari e periodi stabiliti, con l’apertura delle paratoie di regolazione, essendo le acque destinate, dalla fine dell’‘800, anche alla produzione di energia elettrica nella centrale di Galleto.

 

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L'agenzia di Incoming Let's Travel di Terni propone pacchetti turistici all'interno dei quali inserisce le varie attività ed iniziative volte alla conoscenza del territorio della Valnerina.

  

Let's Travel S.r.l.

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Piccoli visitatori speleologi

L’area circostante costituisce un’ampia zona escursionistica con 5 sentieri di varia difficoltà che partono dal Belvedere inferiore, dove sorgono anche il centro direzionale didattico e il laboratorio per lo studio della flora spontanea della cascata. Il sentiero n. 1 è un percorso storico che conduce al Belvedere superiore, ricco di grotte e, a metà percorso, il Balcone degli innamorati è uno spettacolare approdo sulla cascata; il n. 2 è adatto anche ai bambini e consente la vista sul secondo e terzo salto, con scalette e ponti di legno; il n. 3 permette di ammirare la confluenza dei due fiumi, i canyon scavati nella roccia e le evoluzioni sulle rapide degli amanti di canoa e rafting mentre i più piccoli vi possono effettuare la “fantapasseggiata” in compagnia del folletto Gnefro; dal n. 4 si gode la visione completa dei tre salti; il n. 5 offre scorci panoramici sulla Valnerina e la conca ternana, sui borghi medievali fino alle gole di Ferentillo e visibilità alle testimonianze di archeologia industriale delle prese di carico e vasche di raccolta della centrale idroelettrica di Spoleto. I primi tre sentieri non sono agibili nei mesi di dicembre e gennaio.

Il Belvedere superiore si può raggiungere anche in automobile, costeggiando i complessi industriali lungo la statale 79 ternana, o con un servizio gratuito di bus navetta in alcune date

Nel corso dei millenni l’acqua ha scavato nelle rocce di travertino cavità e gallerie ricche di stalattiti e stalagmiti, che possono essere perlustrate con le guide speleologiche professioniste, con due modalità di visita: il percorso speleologico e quello turistico nella “Grotta della condotta” adatta anche ai bambini, nella quale ci siamo calati, con imbraco e casco, allegramente entusiasti, in occasione della 4ͣ edizione di “One-Emozioni in movimento” (Outdoor Nature Experience) che dal 6 all’8 settembre ha attratto oltre 400.000 visitatori interessati alle attività.

Queste iniziative, promosse da 165m Marmore Falls, fanno aumentare l’indice di sportività della Valnerina ternana che è uno spazio ginnico a cielo aperto per attività a tutti i livelli di difficoltà e programmi per bambini e appassionati di sport outdoor di acqua, aria, terra: discesa del fiume in canoa ad Arrone (borgo fortificato tra i più belli d’Italia, primo nucleo abitato serrato tra le mura, fronteggiato dal borgo di Casteldilago che manCascate a valletiene la presenza dell’acqua nel toponimo ma sorge su uno sperone), rafting (nell’ambiente quasi tropicale sotto la cascata), kayak, torrentismo, hydrospeed, deltaplano, parapendio, arrampicata (fra le rocce di Ferentillo cosparse di rocche), ponte tibetano (a Rosciano), speleologia, nordic walking, percorso avventura, bici da montagna, trekking, escursionismo, corsi di sopravvivenza, passeggiate a cavallo, tiro con l’arco, vacanze natura, team building, didattica ambientale per le scuole, orienteering, sci escursionismo, scuola di snowkite, di bird-watching e di archeologia sperimentale.

La fertilità della valle estesamente coltivata ad ulivi fornisce l’olio extravergine di oliva Dop Umbria, alla cui valorizzazione dal 1 novembre all’8 dicembre sono dedicati sei week-end con l’iniziativa Frantoi Aperti: nei borghi medievali un ricco calendario di attività e degustazioni col pane caldo e fragrante, giochi tradizionali nelle piazze, scuole di cucina, fattorie didattiche, percorsi tematici e gastronomici, visite dei castelli e chiesette romaniche, concerti di musica popolare e la tradizionale rievocazione della Frasca.

 

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Centro Canoa e Rafting “Le Marmore” corsi per adulti e bambini da giugno a settembre

Tel. 330753420 - 337729154

Tel. 3662045118 per rafting soft

www.raftingmarmore.com

info@raftingmarmore.com

 

Infopoint Cascata delle Marmore

Tel. 074462982 - fax 0744362231

www.marmore.it

cascatamarmore@libero.it