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ROMA - LUOGHI VARI

 

AVANGUARDIE URBANE ROMA STREET ART

FESTIVAL 2014

 

 

La città dei papi diventa la capitale europea

dell' arte di strada da marzo a luglio 2014

 

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IL FESTIVAL - Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014, voluto dall'associazione 999Contemporary e curato da Stefano S. Antonelli, porta nella Città Eterna i migliori street artist di tutto il mondo, consacrando Roma a capitale europea della Street Art. Gli oltre 30 artisti che giungeranno riqualificheranno con le loro opere quartieri storici e della periferia offrendo l'opportunità di vedere l'evoluzione della definizione di “arte”, non più chiusa tra le mura di un museo o di una galleria, ma inserita prepotentemente negli spazi urbani per la fruizione di tutti.

Dopo circa tre decenni dalla comparsa dei primi graffiti l'arte di strada, movimento artistico e socio-culturale che si manifesta in luoghi pubblici, assume finalmente il ruolo che merita. A causa dell'incredibile rilevanza che la Street Art ha conquistato col tempo nel panorama della creatività contemporanea, oggi può essere tranquillamente identificata come il ponte di congiunzione tra comunità sociale e mondo dell'arte. L'arte urbana vanta una prerogativa che qualunque artista vorrebbe avere e cioè la possibilità di esporre le proprie opere nella galleria d'arte più grande di tutte, la città, con la conseguente opportunità di raggiungere un pubblico vastissimo. Superato il concetto che collega la Street Art al mondo dell'illegalità, è arrivato il momento anche per Roma, città d'arte per eccellenza, di sperimentare e condividere questo nuovo linguaggio artistico.

 

LA MOSTRA - Oltre agli interventi dei writers il Festival porta a Roma due grandi eventi: una conferenza internazionale sul futuro panorama visivo delle città al Macro di via Nizza e una grande mostra gratuita al Macro Testaccio, Urban Legends i Giorni Della Street Art, che vedrà protagonisti i più importanti artisti di strada francesi e italiani. Dodici tra i migliori street artist per un percorso comparato tra linguaggi di nuova generazione, hanno accettato la sfida di portare un movimento artistico che si esprime solitamente senza regole e dimensioni dentro ad un museo. La mostra aprirà al pubblico il 7 giugno, ecco i protagonisti: C215, Alexone, Philippe Beaudelocque, Epsilonpoint, Popay, Seth, Eron, Moneyless, Lucamaleonte, Tellas; 108, Andreco.

 

LE OPERE

 

 

CLEMENS BEHR

Behind and in front of the wall, 2014

42 x 18 m, a crilici e spray su edificio ATAC – DCO GARBATELLA

Ostiense, Roma

 

L'artista tedesco Clemens Behr a soli 27 anni apre il festival realizzando un colorato murale. Il lavoro dello street artist esce dagli schemi propri del genere coprendo un'intera architettura. Il bellissimo disegno geometrico tipico di Behr e la sapiente scelta delle tonalità si inseriscono alla perfezione nel contesto che circonda l'edificio, senza quindi alterare lo scenario urbano. L'opera si trova tra il Gazomentro e il ponte di recente costruzione che collega Garbatella all'Ostiense, entrambi simboli molto rappresentativi della zona.

 

 

ROA

Jumping wolf, 2014

12 x 28 m, acrilici e spray su edificio privato

Testaccio, Roma

 

Roa, classe 1976 è uno degli street artist più noti del momento che si distingue per la sua altissima bravura pittorica e per la capacità di esprimersi a mano libera su grandi dimensioni. L'artista belga celebre per i suoi animali rappresentati rigorosamente in bianco e nero, regala a Roma una lupa capitolina alta quasi 30 metri “più animale e meno statua, più predatrice e meno madre di Romolo e Remo, pronta a saltare per liberarsi dal disagio nello spazio che la costringe”, scrive Stefano S. Antonelli curatore del Festival. Le opere dell'artista la cui identità è sconosciuta riempiono i libri d'arte e hanno quotazioni altissime. Ora anche il quartiere Testaccio, cuore della romanità, vanta la sua “lupa d'autore”.

 

 

 

GUY DENNING

Di, di se questo è vero, 2014

acrilici e spray su muro

via Silvio D'Amico, Roma

 

A realizzare la terza opera del festival ci pensa Guy Denning. Il talentuoso artista inglese impugnò il primo pennello a soli 11 anni, diventando in seguito uno dei più importanti pittori urbani britannici. Per Roma si ispira al XXXI canto dell’Inferno in cui Beatrice interroga Dante, lo accusa e lui non le risponde. Il murale fa parte di un ciclo di opere ispirate alla Divina Commedia, capolavoro indiscusso del Sommo Poeta, che letta in questa nuova dimensione urbana stupisce ancora una volta per la sua eterna contemporaneità.

 

 

AXEL VOID

Nessuno, 2014

acrilici su muro

Porto Fluviale, Roma

 

Il titolo è la risposta alla domanda “chi è quella donna?”. Confermando che il lavoro di Axel Void (Miami, 1986) è sempre contestualizzato, la figura femminile rappresentata di spalle si ispira alla fondatrice dell'impresa Cantini, che dal 1914 ad oggi riempe i locali dell'edificio su cui l'opera è realizzata. Nel ritratto compare anche un tondo in cui viene raffigurata una scena di massa, sono i lavoratori che tramite questa ditta hanno contribuito a costruire il nostro presente. In questo lavoro la pittura di Void si distingue per essere particolarmente  realistica, quasi ottocentesca.

 

 

C215 - ALEXONE - SETH - PHILIPPE BAUDELOCQUE - POPAY - EPSILONPOINT

 

Le sei leggende della street art francese sono venute da Parigi per una serie di interventi di arte pubblica nella capitale come parte della mostra Urban Legends. Per l'occasione è stato dipinto completamente un treno e l'intera stazione metro di Piazza di Spagna è stata trasformata in una vera e propria galleria d'arte fruibile da tutti i viaggiatori.

 

JAZ

Il peso della storia, 2014

viale di Tor Marancia 36, Roma

 

L'argentino Franco Fasoli, conosciuto come Jaz, inizia a creare le prime opere per le strade di Buenos Aires nella metà degli anni '90. Il suo stile si è evoluto nel tempo e recentemente le sue creazioni raffigurano scene di lotta tra personaggi con corpi umani e facce animali. Jaz sceglie tali soggetti non per lanciare un messaggio specifico, ma semplicemente perché queste figure lo attraggono particolarmente.

Per la capitale realizza un vero e proprio capolavoro sul muro di un edificio dell'Ater di Roma, due lottatori con una maschera da tigre, uno che porta l'altro sulle spalle. L'opera si inserisce perfettamente nel contesto architettonico che la circonda ed è l'ennesimo riuscitissimo esempio di come l'arte urbana contemporanea possa essere utilizzata per riqualificare l'edilizia popolare della città.

 

Molto interessante anche l'iniziativa Bit Regeneration, promossa da 999Contemporary in collaborazione con Atac, che prevede la stampa di una serie di titoli di viaggio da collezione. Il primo biglietto d'autore riproduce l’opera che C215 (Christian Guémy) ha realizzato proprio per la metro Spagna ed è in vendita dal 13 maggio. Attenzione però che i BIT sono in edizione limitata: 500mila riportano il logo di Bit Regeneration, ma solo 1000 vantano la stampa dello street artist francese.

 

Giulia Testa