Nacque a Forlì il
4 ottobre 1845 ma crebbe a Sant'Alberto piccolo centro del
ravennate, nel quale amava spesso ritornare. Il 21 ottobre di
quest'anno ricorreva il centenario dalla morte.
La sua vera
attività di scrittore, poeta e satiro arguto, nonché
inventore anche di ricette per cucina con l'utilizzo dei
rimasugli poveri, la espletò a Bologna dove dirigeva la
Biblioteca universitaria. Università ove ebbe la
cattedra Giosuè Carducci fino alla morte avvenuta nel 1906.
Ed è qui che lo conosce e vi lega una solida amicizia. Fu
grande amico anche di Pellegrino Artusi, con cui condivideva
l’amore per la cucina.
Fu assessore
comunale a Ravenna, e avviò il locale corpo dei Vigili del
Fuoco; fu Console del Touring Club Italiano; fu grande
appassionato di bicicletta, ed effettuò diversi viaggi in
bici – anche assieme al figlio – nell’Italia settentrionale.
Da qualche mese
si è costituita a Sant'Alberto nella sua casa, ora
museo,
l'Associazione
Amici di Olindo Guerrini, a cui si devono alcune delle
iniziative più importanti (fra cui nel mese di ottobre una
mostra, un convegno e un’edizione critica dei Sonetti
romagnoli) che coordina il calendario delle
manifestazioni.
“Poeta italiano –
si legge nella scheda biografica dell’enciclopedia Treccani
- compilò anche alcune opere erudite (La vita e le
opere di G. C. Croce, 1908). Sotto lo pseudonimo di Lorenzo
Stecchetti, che egli presentò come un giovane morto di
tisi, pubblicò Postuma (1877), Polemica e Nova
polemica (1878), versi che costituirono il manifesto del
Verismo poetico italiano".
Quella di
Guerrini è una delle voci che si oppongono allo stanco
sentimentaleggiare del tardo Romanticismo italiano. Abile
polemista, dalle accese punte anticlericali, Il poeta
battagliò a lungo contro di esso. Guerrini fu un fecondo
verseggiatore dal gusto goliardicamente incline alla beffa e
allo scandalo”.
Le cronache
dell'epoca e il materiale museale nella raffinata residenza
di Sant'Alberto ce lo regalano come un personaggio vanitoso
che seppe districarsi da professionista anche
nell'arte della fotografia,
della musica e della pittura: un piccolo paesaggetto agreste in una teca questa
propensione macchiaiola la rivela.
Alcuni oggetti,
come svariate pipe di foggia originale che si faceva fare su
ordinazione e
una nutrita biblioteca che vantava di
aver letto tutta, sono la
cornice di un personaggio troppo in
fretta relegato in soffitta, anche se i suoi
Amici
tenacemente a questo non si rassegnano anche dopo cento anni dalla morte
Guerrino Mattei
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