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direttore Guerrino Mattei

 

 

cultura

 

 

 

 

 

ROMA - AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

 

 

Festival delle Scienze

 

 

I Linguaggi

 

 

Dal 23 al 26 gennaio 2014

 

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Il Festival delle Scienze nella IX edizione affronta il viaggio nella Babele del linguaggio. Per Cartesio il linguaggio, permettendo di creare frasi nuove, è il segno distintivo fra noi e la macchina, ci caratterizza come specie. Può essere ingannevole, come sostiene Calvino ne “Le città invisibili”, oppure utilizzato per distorcere le informazioni per ragioni ideologiche, campo di indagine della pragmatica formale.

Lectio magistralis, incontri, dibattiti, caffè scientifici, eventi per le scuole, mostre, proiezioni, spettacoli consentono a scienziati, filosofi, storici della scienza, giuristi, scrittori italiani e stranieri di comunicare le ricerche sul linguaggio svolte con rigore metodologico e strumenti matematici e scientifici.

Dagli anni Cinquanta, sulla scia degli studi del linguista Noam Chomsky, questo approccio ha permesso di esplorare la mente cercando risposte a domande fondamentali: come si è evoluto il linguaggio? parlando lingue diverse si percepisce la realtà in modo diverso, cioè la storia e la geografia influenzano il linguaggio? quali sono le differenze e le somiglianze fra linguaggi apparentemente diversi, compresa la lingua dei segni? come si possono comunicare infiniti significati con un numero finito di parole? come si sviluppa il linguaggio nella mente dei bambini? come viene utilizzata la lingua per esprimere i pensieri sul mondo circostante? cosa insegnano le patologie del linguaggio? qual è il rapporto con la musica? quale è il suo ruolo in ambito giuridico e politico dove numerose controversie riguardano l’interpretazione? quali sono le analogie fra il linguaggio umano e quello delle macchine e quali algoritmi e programmi si possono creare per riprodurlo? quali sono il linguaggio della ricerca scientifica e quello della sessualità?

Per paradosso, per rispondere a questi e a tanti altri quesiti si utilizza lo stesso strumento che si indaga, cioè il linguaggio è medium e messaggio.

La rivoluzione cognitiva ha rivelato che conoscere una lingua significa possedere un meccanismo computazionale che genera una serie illimitata di frasi e che alcuni principi universali della linguistica formale sono espressione della struttura neurobiologica del cervello, cioè linguaggio e pensiero sono interconnessi e le regole della grammatica dipendono dal cervello.

Il 24 sera “Conversazioni con Chomsky” è la talk-opera per ensemble strumentale, voce elettronica e immagini di Emanuele Casale sulle storture del mondo globalizzato, in cui vari personaggi interpretano se stessi tra realtà ed evocazione, affrontando il tema della contrapposizione tra due impulsi presenti negli individui e nella società: collettivismo e aiuto reciproco, competizione e individualismo. Il 25 lo stesso linguista è protagonista della serata speciale sul linguaggio come organo della mente in cui spiega la sua rivoluzionaria teoria sulla grammatica generativa-trasformazionale che ha dato una nuova impronta agli studi sulla lingua e le scienze cognitive, raccontando l’origine della teoria secondo la quale non si può comprendere il linguaggio semplicemente analizzandone la struttura. La grammatica è una competenza innata che si fonda sulla creatività. La scienza del linguaggio attinge alla filosofia del linguaggio e alle scienze cognitive. Per capire la natura delle strutture sintattiche e delle rappresentazioni semantiche bisogna seguire l’apprendimento del linguaggio nei bambini.

Nel foyer dell’Auditorium ci si può divertire con le parole protagoniste di tre exhibit, installazioni interattive.

Tania Turnaturi

 

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Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice: Idee per la Cultura