Tappa importante di una immaginaria (almeno per ora) strada
del cioccolato è Perugia con il suo Bacio Perugina, sinonimo
di amore, sentimento e dolcezza che la Perugina ha cercato
di immortalare in un cioccolatino.
Nessuno può negare che tutti gli amori sono sbocciati con un
bacio e non solo quelli che si scambiano gli innamorati al
primo approccio.
Siamo nel 1922 quando Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni
aggiungono a un po’ di granella non utilizzata in una
precedente lavorazione di cioccolato, una nocciola intera e
avvolgono il tutto con un rivestimento di cioccolato puro.
La forma assomiglia molto ad un pugno chiuso e così questa
confezione viene chiamata “cazzotto”. Sarà lo stesso
Giovanni che, forse per un omaggio a Luisa, lo battezzerà
“Bacio”, lo farà accompagnare da un cartiglio augurale e
avvolge il tutto in carta stagnola con riflessi argentei.
La mostra racconta in due diverse macro sezioni di come “I
baci Perugina hanno seguito passo dopo passo la storia del
nostro paese, ne hanno fatto parte, ne hanno subito le
conseguenze positive e negative, rimanendo costantemente i
cioccolatini dell’amore e del sentimento”, come scrivono i
curatori.
La mostra inizia raccontando la storia
della Perugina e dei Baci Perugina con un excursus
sull’azienda e particolare attenzione alle vicende della
nascita e della storia dei Baci. Uno spazio celebra i due
ideatori, Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni e le fabbriche
che hanno ospitato e ospitano le lavorazioni. Il tutto
attraverso immagini storiche inedite, documenti, manufatti e
video.
La seconda sezione è il fulcro della
mostra: I Baci raccontati attraverso la pubblicità e la
comunicazione. Manifesti, video e memorabilia illustrano la
storia del famoso cioccolatino con uno sguardo sempre
attento alle vicissitudini del nostro Paese. Particolare
attenzione è per l’evoluzione della comunicazione nei Baci
Perugina e dei cambiamenti subiti dettati dalle esigenze
dei vari periodi storici. Spazio anche per i testimonial dei
Baci dal 1922 a oggi: foto, dediche, disegni, cartoline e
manifesti mostrano quanti i “grandi” della nostra società
hanno amato o rappresentato i Baci. Fulcro centrale è la
presentazione della nuova evoluzione dei bigliettini
personalizzati e della commercializzazione all’estero, con
il grande successo ottenuto negli USA e in altri 55 paesi,
che documenta il “saper fare bene italiano”.
Donatello
Urbani
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