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direttore Guerrino Mattei

 

 

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ROMA - LA MANSIO DI FORMELLO

 

 

Ostello lungo la via Francigena

 

 Ultimo punto di sosta prima di giungere a Roma

 

 

 

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Prenotazioni/ informazione: Comune di Formello Gina Lucchiari tel.06.90194242 e.mail comunicazione@comune.formello.rm.it www.comune.formello.rm.it

Foto Mariagrazia Fiorentino e Ufficio Stampa Civita

 

Palazzo Chigi, prestigiosa  residenza fra le più significative della cittadina di Formello,  è stato debitamente trasformato in ostello della gioventù per fornire ai pellegrini moderni e ai viaggiatori della Via Francigena  una forma innovativa di ricettività inserita in un  sistema integrato di accoglienza e ospitalità che preveda anche la conoscenza del territorio e la sua valorizzazione turistica.

L’Amministrazione Comunale di Formello ha provveduto, già dal lontano 2010, a rendere interamente fruibile con piste pedonali, ciclabili ed ippovie l’intero percorso della Via Francigena che attraversa il suo territorio, mentre il vicino comune di Roma deve ancora completare, al riparo del traffico cittadino, l’ultimo kilometro dell’ultima tappa, quello che termina con l’arrivo in Piazza San Pietro e completa in bellezza l’intero tratto lungo circa 12 kilometri.               

Lo stesso palazzo offre ospitalità anche al Museo Archeologico dove sono in bella mostra vari reperti tutti rinvenuti nell’interland  tra cui un meraviglioso fregio marmoreo residuato di un mitreo.

La preesistente torre del palazzo ha subito nel corso degli anni i danni provocati dal tempo e la sua ricostruzione è stata affrontata con un supporto metallico che ben s’inserisce nella struttura residua. Gli scalini che portano  alla sommità indicano ciascuno una tappa della via che agli inizi dell’anno mille, percorse l’Arcivescovo  di Canterbury Sigerico per venire a Roma a ritirare il pallio che il Papa gli aveva conferito, insieme alla sua nomina. Preziosa testimonianza di questo avventuroso viaggio è stata lasciata nel diario di Sigerico, testo  che oggi fa bella mostra di se  a Londra nella National Library. Dalla vetta della torre si gode un panorama unico per fascino e bellezza sul territorio della bassa Tuscia.

Da quassù lo sguardo spazia sia sulla strada percorsa che su quella ancora da percorrere. Possiamo individuare i pensieri del pellegrino viaggiatore: curiosità su quanto resta da scoprire, soddisfazione per  la strada percorsa e l’intento di fissare nella memoria questa camminata come una bella impresa, una di quelle che riempiono di soddisfazione e danno senso e scopo a una vita vissuta, in questa occasione, da protagonista.

Donatello Urbani