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ROMA - BEAUBOURG ROMANO

 

 

Teatri Eliseo e Piccolo Eliseo

riaperti al pubblico

 

 

 

 

L'attore Luca Barbareschi ha

ristrutturato

 i due prestigiosi teatri della capitale

 

 

 

 

Il Teatro Eliseo compirà 100 anni nel 2018

 

La stagione apre il 29 settembre

 

 

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Luca Barbareschi porta a compimento la sfida in cui ha impegnato energie, competenze e risorse per far rinascere le due storiche sale rinnovate nello styling e nella struttura. Oltre 4 milioni di euro per mettere a norma impianti, parapetti di vetro nelle gallerie, rifare camerini, bagni, ascensori, rendere il palcoscenico allungabile e  collocare 762 poltrone.

 

Abbiamo visitato il cantiere accompagnati da Barbareschi che con legittimo entusiasmo illustra tempi, modi e costi guidando i giornalisti in un vorticoso slalom tra palcoscenici, camerini, corridoi, scale e poltroncine accatastate: “Io porto sempre a termine quello che annuncio. Ho riassunto il 70% dei lavoratori, ma nei ruoli chiave ho posto persone di mia fiducia. Intanto confidiamo che agli attuali 2000 abbonati se ne aggiungano altri che ci diano fiducia”.

Lo spettacolo “Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad” di Joseph Rajiv il 29 settembre, che vedrà in scena l’attore, sarà una grande festa di inaugurazione in cui saliranno sul palcoscenico, oltre agli interpreti, 85 persone tra sponsor e maestranze che hanno lavorato ininterrottamente dal 30 aprile.

Placate le polemiche con la famiglia Monaci, il grande lampadario di cristallo tornerà a illuminare il foyer.

Il progetto dei due teatri, Eliseo e Piccolo, è stato curato dall’arch. Cecilia Montalbotti e prevede anche la sala ristorante Gastone, in collaborazione con Moma, su due livelli col pavimento vetrificato sulle locandine storiche, che servirà pasti senza glutine “perché anche il cibo è cultura”, prima degli spettacoli che inizieranno alle 20: “Le persone che si alzano presto non possono fare notte. A Roma serve uno spazio laico (privo di nomine politiche) polifunzionale come un Beaubourg, che sovverta il concetto tradizionale di teatro, aperto dalle 9 di mattina per ospitare mostre ed eventi, concerti domenicali di musica da camera al Piccolo e sinfonica al Conservatorio di Santa Cecilia e varie iniziative tra cui il Festival della Poesia e la digitalizzazione dell’archivio storico, attivando convenzioni con Federalberghi, la Treccani, il Fai, il Gemelli, l’archeologo Carandini. Con Multimedia Eliseo collaboriamo con 50 persone, tra cui Claudio Fava”.

In questa avventura che definisce la più complicata della sua vita, ha avuto il sostegno di alcuni sponsor con 700.000 euro e il contributo del Ministero di 400.000: “D’altronde ciascuno deve impegnarsi a fare quello che sa fare meglio e io faccio quello che so fare senza l’ambizione di far apparire il mio nome nemmeno sui programmi di sala perché questa è l’avventura dell’Eliseo, non di Barbareschi. Mi auguro che qualche attore ricco scelga di fare l’imprenditore adottando un teatro, invito ad investire, non temo i competitor. Renzi, che vuol fare il tour dei 100 teatri, venga anche da noi”.

Il direttore artistico e gestore per i prossimi 18 anni conclude la visita dichiarando “Si tratta di una factory italiana con cui voglio restituire a Roma quello che ho avuto; io nato in Uruguay da madre ebraica e padre di origini marocchine rappresento la mescolanza culturale.  Salire sul palco del Teatro Valle e invocare la rivoluzione è facile, mettere mano al portafoglio meno, ma è questa la vera rivoluzione. Quando si vuole le cose si fanno e si alimenta la fiducia nel Paese”.

 

Tania Turnaturi